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Welcome to our publication platform! You can browse and search for stories and samples from all our writers. Thanks to our translators, each story is available in Czech, Dutch, Italian, Polish, Portuguese, Romanian, Serbian, Slovene and Spanish. Throughout the years, this platform is becoming a growing archive of European literature by the future generation of literary artists. We're sharing stories beyond barriers.
Esmeralda
Candele al posto di lampadari, secchi al posto di bidet. Aborti casuali, legali e in abbondanza. Era il Medioevo, e quello era l’ennesimo parto domestico. Venne alla luce, felice, ed era la prima bimba con gli occhi blu. Per la prima volta nascevano sulla terra, sotto il cielo celeste, oculari toni di quanto sta lassù, e non qui in basso. Il primo miracolo dell’estetica. Gli occhi castani e/o neri del Regno non avevano mai visto niente del genere. La signora scese in strada. Con una mano portava verdure biologiche, con l’altra il neonato. Voleva recarsi in chiesa per farlo vedere, magari il pr...
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PT
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IT
by Elisa Rossi
Written in PT by Luis Brito
Il tempo è un cerchio
Verso l’alba, sognò un crimine commesso ai piedi di un mandorlo e quattro biglietti della lotteria, tutti perdenti. Era domenica.
Il giovane medico pianse nel sonno e si svegliò con le guance avvolte da una tristezza purpurea. Mangiò senza appetito, si vestì a lutto e attese la telefonata che avrebbe dovuto confermare chi dei suoi cari fosse morto nella notte.
Suo nonno era nato intorno all’inizio del XX secolo, in un mondo troppo lontano che la gente potesse conservare molte fotografie.
Il padre di suo nonno era morto trent’anni prima che il giovane medico nascesse. Egli veniva da un tempo an...
Translated from
RO
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IT
by Maria Alampi
Written in RO by Andrei Crăciun
Tutti gli uomini diventano fratelli
Quando vidi Andrei andarsene, cominciai a volergli bene. Vidi il suo zaino nero, stracolmo, lo portava sulla schiena come un guscio. Era uno zaino così pieno che ti faceva capire che non era in viaggio, non stava andando da nessuna parte. Se fosse andato così in montagna, forse lo zaino l’avrebbe fatto cadere all’indietro e poi giù in un precipizio. Le cerniere erano malridotte, potevano cedere e scoppiare da un momento all’altro, e immaginavo che lo zaino si sarebbe spiegato, come un airbag, un cuscino gonfiabile, sempre più grande, un paracadute che l’avrebbe sollevato e condotto a destinazi...
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NL
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IT
by Francesco Panzeri
Written in NL by Yelena Schmitz
Ortensio
Lui pensa che il mondo sia fatto di linee. Non sono parallele, non gli importa dove vanno a incontrarsi. Conta lo spazio che le allontana, ciò che lo riempie, cosa nasce e cosa muore nel tempo che le trattiene, immutate e immaginarie, nella solitudine di chi le osserva.
È una linea l’orizzonte che divide il cielo dal golfo di Sant’Eufemia. Spesso, se il tramonto è pulito, lo Stromboli sembra più vicino. Appare come una piramide quasi nera, dalla cima nasce un grigio sbuffo che Ortensio distingue a fatica. È una linea quella formata dai sassi che a riva anticipano il bagnasciuga. Restano ...
Written in IT by Maurizio Amendola
Non dare da mangiare alle scimmie
Luz aspettava da più di mezz’ora sotto il sole. Ogni tanto, percorreva il marciapiede da un estremo all’altro per sgranchirsi le gambe e alleggerire il peso della pancia. Gli occhi le si muovevano con rapidità tra le macchine che circolavano per strada, soprattutto quando si sentiva un’accelerata. Ma niente.
Decise di ripararsi dal caldo sotto la gronda dell’edificio. Fu allora che, dietro un autobus, apparve zigzagando la piccola macchina rossa. Luz vide Jaime frenare di colpo e suonare ripetutamente il clacson, come se l’a spettasse da un pezzo. Lei rimase un altro po’ all’ombra.
Il ...
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ES
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IT
by Valeria Parlato
Written in ES by Roberto Osa
Bollettino dell’ultimo giorno
I suppose, I said, it is one definition of love, the belief in something that only the two of you can see.
– Rachel Cusk, Outline
Per l’ennesima volta mi impedisce di tirare fuori dallo zaino la mappa dell’i sola.
– Così sembriamo proprio delle turiste, – mi dice.
– Ma è quello che siamo, no? – domando io.
Lei non risponde, ma aggrottando le sopracciglia guarda lo schermo del te lefono. Qualcuno le ha suggerito un’app con cui scaricare le mappe di un’a rea specifica, per poterle usare anche offline. Stando dietro alla freccia verde
sul display, che cambia posizione se siamo fermi e ch...
Translated from
NL
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IT
by Antonio De Sortis
Written in NL by Lotte Lentes
Anche se non puoi vederne che una goccia
The white cracker who wrote the national anthem knew what he was doing. He set the word “free” to a note so high nobody can reach it.
That was deliberate.
Angels in America (Tony Kushner)
Io e mio padre eravamo per strada verso l’aeroporto. Andavo per un mese in America e per lui venire a salutarmi era questione di vita o di morte. Stavo andando a Charleston, una cittadina sulla costa del South Carolina. Mio padre mi chiese che aspetto avesse il posto e in quel mo mento realizzai di non aver googlato nemmeno una foto.
Sapevo soltanto che c’era stata una sparatoria, nel seminterrato di...
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NL
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IT
by Antonio De Sortis
Written in NL by Rebekka de Wit
La casa di Haifa
Alcuni mesi dopo
12 agosto
«Mohammad, tra mezz’ora tieni il telefono a portata di mano. Credo di averla trovata!»
Balzo giù dal letto, mi vesto in preda all’agitazione il più rapidamente possibile e mi lascio l’ostello alle spalle. Rapido. Come se cambiasse qualcosa se arrivo alla casa con cinque minuti di anticipo o di ritardo. Percorro quasi correndo la discesa che conduce al porto, sospesa tra l’odierno quartiere ebraico Hardar Carmel e l’ex quartiere palestinese Wadi Salib. Faccio in tempo a sentire lo stridio di una sega che forse taglia del ferro. E anche galli e galline. Insolito. Odo...
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SL
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IT
by Lucia Gaja Scuteri
Written in SL by Andraž Rožman
La fanciulla morte
Deviazione.
Il suicidio per strangolamento è un evento abbastanza raro. Solitamente il laccio viene avvolto ripetutamente intorno al collo, a volte utilizzando anche un oggetto morbido. Nello strangolamento, a causa della sollecitazione del nervo pneumogastrico e dello schiacciamento della carotide, il flusso di sangue diretto al cervello si arresta e le vie respiratorie si bloccano. Solo la laringe di solito non si chiude del tutto, per questo la morte risulta più lenta che con l'impiccagione (a meno che non si perdano i sensi e che il laccio non si allenti).
L'impiccagione è invece da se...
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CZ
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IT
by Elena Zuccolo
Written in CZ by Lucie Faulerová
E dieci dita più in là
POLLICE
Anche se sei al dodicesimo piano, riesci a sentire il rumore del cantiere. Stai lavando i piatti. Sei rotolata giù dal letto, ti sei infilata un paio di boxer e a seno scoperto, senza calzini hai iniziato a fare i piatti sporchi. Siccome l’ac qua calda non è uscita subito dal rubinetto, hai dimenticato di aprire quella fredda, per cui l’acqua adesso è troppo calda e fa male alle mani. Quando le togli dall’acqua sono paonazze.
Tutto il piano di lavoro è ricoperto di stoviglie da lavare. In cucina ci sono pentole anche per terra, e pirofile in vetro, e pile di piattini con degli av...
Translated from
NL
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IT
by Antonio De Sortis
Written in NL by Joost Oomen
Per non vederti
Sai già che ho preso i bambini, i vestiti, le cose del bagno, il cibo biologico diviso in piccole porzioni dentro contenitori di plastica di colori sgargianti come quelli della Benetton, ho preso anche i loro libri, perché la notte è solo con la lettura che riesco a far addormentare Rogério, e non di rado si sveglia qualche ora dopo con un incubo che gli strozza il pomo d’adamo, e io lo abbraccio, come abbracciavo te, Rita, quando facevamo un nido così perfetto che a guardarci dall’alto ci si poteva facilmente confondere con uno di quei simboli cinesi bianchi e neri dove si vedono spieg...
Translated from
PT
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IT
by Francesca Leotta
Written in PT by Valério Romão
Gerico
[…]
I
[…]
La fattoria, così la chiamavano, si ergeva solitaria su un altopiano in cima a una bassa collina. Era una cascina di due piani, una costruzione in legno, rettangolare, stretta e lunga.
Dalla grande finestra del piano superiore, seduto sulla sedia a dandolo in corridoio, Jens osservava la campagna che si stendeva oltre il fiume. I suoi piccoli occhi neri non smettevano di muoversi, perlustravano l'orizzonte avvolto nel buio, attenti a qualsiasi dettaglio sospetto. Elia e Natan sedevano a terra, al suo fianco, giocando con dei modellini di macchine arrugginiti.
Si sentivano i rumo...
Written in IT by Fabrizio Allione
La ragazza che ascoltava gli uccelli
Certe volte diventa davvero intollerabile. Questo loro fragoroso becchettìo mi ha svegliata. E come se non bastasse, si sono anche messi a litigare per il boccone più ghiotto, altro che riaddormentarmi. Si sente proprio tutto, malgrado i doppi vetri e gli infissi ben serrati. Quello lì vorrebbe un seme di zucca, quell’altro preferirebbe i semi di lino per la loro simpatica croccantezza, i più giovani s’ingozzano voraci di pane sbriciolato, mentre le femmine non ne vogliono sapere delle palline di grasso. Chi l’avrebbe mai detto che tordi bottacci, pettirossi, cinciarelle e verdoni non so...
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SL
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IT
by Lucia Gaja Scuteri
Written in SL by Agata Tomažič
Domani
Distesa sulla schiena, nel dolce conforto delle lenzuola, con gli occhi fissi su un punto invisibile del soffitto, Carlota tentava a fatica di regolare la respirazione, che era rimasta alterata da quando il sogno agitato che stava facendo l’aveva svegliata. Non si ricordava più cosa stesse davvero sognando, soltanto della sensazione disperata che l’aveva costretta a destarsi. A partire da quel brusco risveglio nel cuore della notte, cercava – in tutti i modi di cui era a conoscenza e di cui si ricordava – di abbassare il ritmo cardiaco. Senza risultato, fino a quel momento. Si arrese, tirò giù...
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PT
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IT
by Elisa Rossi
Written in PT by Patrícia Patriarca
La trilogia del sesso errante
Davanti alla porta della signora Nicoleta c’era tanta gente venuta ad accompagnare il signor Titi nel suo ultimo viaggio, signor Titi che, anche se alzava spesso il gomito, era un brav’uomo, uomo di buona compagnia, grande disgrazia per sua moglie, gente giovane, non sai mai cosa ti riserva il Signore, ma guarda ha avuto cura di lui la moglie, tutto il giorno con la pezza umida sulla sua fronte, e l’ha portato da tutti dottori, e guarda ora, con che orgoglio lo accompagna, vedessi il legno della bara, acero mi pare, e per tre giorni ha avuto donne in casa che l’aiutassero col pranzo funebre, e...
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RO
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IT
by Andreaa David
Written in RO by Cristina Vremes
Abbiamo sempre vissuto in questo paese
Abbiamo cambiato pelle. È quanto dico a me stessa, riflessa nello specchio d’acqua d’abbeverata che ci regala la pila. Non ci sono più vacche in paese, quindi l’abbeveratoio è nostro, come quasi tutto intorno a noi. Nostro e di nessuno. Patrimonio di quelle che qui risiedono e resistono. Mia figlia ha rimasugli di fango e foglie secche nei capelli e mi si aggrappa al corpo come un animaletto. Da tanto non usiamo il passeggino perché il selciato lo rende inutilizzabile, quindi i miei muscoli si sono modellati a lei, al suo peso e alle sue forme, forgiandone di nuove, atletiche, impensabili. Non...
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ES
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IT
by Ilaria Garelli
Written in ES by Aixa De la Cruz Regúlez
24
17
22 dicembre 2014, Diario de Vida
La natura spettrale di Plaza de España consisteva nel suo rispecchiare la magnificenza di una civiltà precedente, che nell’epoca moderna non aveva più senso.
Che se ne fa la forza colonizzatrice di una piazza così importante, pomposamente suddivisa nelle province spagnole, pensata per celebrare tempi passati? Le carrozze giravano attorno alla fontana, offrendo ai turisti di giocare alla nobiltà per pochi soldi. Bene, almeno qui non ci sono segway. Un cavallo sfruttò la distrazione del cocchiere, si liberò dal giogo e corse al galoppo verso la propria ...
Translated from
SR
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IT
by Sara Latorre
Written in SR by Marija Pavlović
Cose che non cambiano mai
E io ero ancora privo di paura di te, per questo alzavo la mano, chiedendo discendenza dalla tua. E la tua mano allora scendeva, musica di ascensore, calda come pezze di stoffa, aveva vene come le curve dei cobra che stanno sempre zitti, ti rosicchiavi le unghie finché non si chiudevano come conchiglie, e la tua mano allora scendeva discendenza per incontrare la mia e ci incrociavamo per mezzo di questi vermetti che sono le dita.
Povero te. Prima di tutto questo hai camminato con me in braccio, mugolavi ninne nanne nel cuore della notte, quando avevi anche bisogno di russare. Mi hai pulito ...
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PT
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IT
by Elisa Rossi
Written in PT by Luis Brito
Bestie voi tutte dei campi
Come al solito, quella mattina si svegliò affamata. Lo starnazzare delle anatre che sorvolavano il tetto risuonò fra le pareti della stanza e la bambina si tirò su dal letto. Le anatre erano arrivate a casa di sua nonna da lontano, forse da un altro continente, sbattendo le ali. Da un giorno all’altro la bambina non era più andata a scuola e l’avevano mandata lì, dalla nonna, che abitava sulla riva di un lago, a chilometri dal paese più vicino. Non interessava a nessuno. I suoi genitori cercavano intimità o stavano lavorando laggiù in città, non era chiaro. Quello di cui non dubitava era il bo...
Translated from
ES
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IT
by Ilaria Garelli
Written in ES by Adriana Murad Konings
Cambiamento
«Voi prendete l’ascensore, io scendo per le scale» esclama il giovane dottore e si precipita giù facendo tre gradini alla volta. Non può non farcela.
Qualche settimana prima, la madre che aveva appena partorito si rivolse al pediatra: il bambino piangeva di continuo.
Alla prima visita si sentì dire: «Signora, gli dia da mangiare tutto in una volta, alla fine si calmerà».
Nel secondo ambulatorio le dissero: «Non è che una colica. Lei elimini i fritti, il suo latte migliorerà e il bambino smetterà di strillare così».
Nello studio privato il medico si mise soltanto a ridere: «Perché mai n...
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PL
to
IT
by Giulio Scremin
Written in PL by Joanna Gierak Onoszko