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Măi, fetelor (It’s Both Heaven and Hell Here. Moldova: a Century of Lived History)
There are few places across Europe which have had the tumultuous story of Moldova in the 20th and 21st centuries. My greatgrandmother, for instance, spent most of her life in the same village while living in four different countries: she was born in the Russian Empire, went to school in Romania, resisted collectivisation and eventually gave in during the Soviet era, and got retired in the independent Republic of Moldova. I share her story in this book, as well as stories of other people with different backgrounds I interviewed, in an effort to create a polyphonic view of Moldova’s recent history. Chronologically, the book starts with the 1903 infamous Chisinau pogrom and it ends with the 2022 refugee crisis caused by the full-scale invasion of Ukraine. Geographically, the stories are rooted in Moldova but they cover the whole world thanks to the processes of migration that characterised all of the communities described in this book — Jewish, Roma, Armenian, Moldovan, Ukrainian, Russian etc. — at different points during history.
La cercacose: 44 (in)consueti oggetti da vicino e lontano
Come suggerisce il sottotitolo, il libro La cercacose contiene storie su 44 oggetti da vicino e lontano. La curiosa e variegata selezione, ordinata per temi, comprende sorprendenti chicche da tutto il mondo: stivali che arrivano dal Bhutan, mattonelle dai marciapiedi di Barcellona disegnate da Gaudí, bicchieri da vino dai Paesi Baschi, una spilla a forma di cuore da Sarajevo, espradrillas dai Pirenei, scarabei dall’antico Egitto, contenitori della spazzatura da New York, un pezzo del telo arancione proveniente dai The Floating Piers sul lago d’Iseo, un tintinnante drago sloveno, una mappa di Berlino Est e molti altri. Raccontando le storie di oggetti concreti, Ekaterina Petrova in realtà racconta anche dei luoghi da dove provengono – Küstendorf е Kathmandu, Lubiana e Louisiana, Belvedere e Bilbao, Selçuk e Central park – ponendoli contemporaneamente in un più ampio contesto linguistico, storico, antropologico e geografico. Astuta miscela fra diari di viaggio, saggi e racconti, i testi sono attentamente documentati e intessuti di aneddoti curiosi, ma inframmezzati dallo sguardo soggettivo dell’autrice, così come dalla sua personale biografia di viaggiatrice, traduttrice e cercacose. Elaborato artisticamente dall’occhio estetico di Lyuba Haleva, una delle più eminenti illustratrici bulgare contemporanee, l’impostazione grafica del libro è superba e con umorismo coglie l’anima e l’umore delle storie. In questo modo anche il libro stesso diventa un bell’oggetto carico di piacere e gioia, da leggere e rileggere, da avere e regalare.
Важка вода
Тази дъвкана кръв
Fine
місто з уламків скла / розбите місто
Záblesky
ARRIVALS / GELIȘ (Przyloty)
Zawsze mieszkałyśmy w tej wiosce
Коридор (Peninsula)
El chico con cabeza de pez
Три!