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Welcome to our publication platform! You can browse and search for stories and samples from all our writers. Thanks to our translators, each story is available in Czech, Dutch, Italian, Polish, Portuguese, Romanian, Serbian, Slovene and Spanish. Throughout the years, this platform is becoming a growing archive of European literature by the future generation of literary artists. We're sharing stories beyond barriers.
Natalya
Appena seppi che si trattava di evasione fiscale chiamai il mio commerciali sta
Zeferino, ma che cazzo è successo, tu adesso spiegami che cazzo è successo, mi avevi detto che era tutto sotto controllo, di ignorare le lettere della finanza, che ti occupavi di tutto tu, ora mi devi spiegare che cazzo è successo,
e a Misé, a cui avevo regalato solo due giorni prima un anello di zirconi molto decoroso,
dobbiamo dare indietro il gioiello, principessa, poi ti spiego mi risciacquai lo stomaco con due calmanti e mezza bottiglia di vodka, mi sdraiai sul divano e posai il portatile a terra a vom...
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by Francesca Leotta
Written in PT by Valério Romão
Il dilemma dell’ombrello marrone Prima porta a destra Niente
Si è trovato una volta, nel mondo reale, un ombrello marrone. Era di quel genere di ombrelli grandi, sotto il quale entravano due persone, e aveva un manico di legno. Risiedeva in un magazzino di surgelati in un angolo pol veroso. In esso alloggiavano alcuni ragni con le gambe lunghe. Una sera… – era una sera d’estate – l’ombrello aprì gli occhi e decise: “Vado”. Il problema era che l’ombrello marrone non aveva i piedi e non poteva andare da nessuna parte da solo. Qualcuno doveva portarlo.
Il secondo giorno, al mattino, Carl ha aperto il negozio come al solito e si è seduto dietro la cas...
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by Maria Alampi
Written in RO by Anna Kalimar
Finalmente hai una stanza tutta per te
Sto scomodo, ma non mi azzardo a muovermi per non svegliarti. Mi stiro la schiena e allevio il dolore. Sto mezzo seduto sul bordo del letto, lasciando il materasso a tua disposizione. Sei caduto in un sonno profondo e ne ap profitto per accarezzarti i capelli con dolcezza. Non ti piace che lo faccia quando sei sveglio.
Era sul divano che mi rifacevo. Quando stavi per crollare dal sonno, cullato da un giorno di giochi e scorribande, ti mettevo a guardare i cartoni animati. In quei momenti ti riempivo di coccole. Accettavi le mie carezze solo perché eri in uno stato di semicoscienza. Ti l...
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by Francesca Leotta
Written in PT by João Valente
Il sole quando cade
I
Il mattino dell’11 luglio 1978 un camion parte con un carico di propene li quido in direzione di Barcellona. Il camion proviene da una piccola città della Catalogna ed è guidato da un autista con due grossi baffi nel mezzo della sua faccia lucida. Sono vent’anni che guida lo stesso mezzo per conto
della stessa società, e conosce a memoria la rete stradale spagnola. Per evi tare le autostrade a pedaggio sceglie sempre le strade nell’entroterra.
Le bombole del gas non dovrebbero stare a lungo sotto il sole, meno che mai una bombola enorme che contiene venticinque tonnellate di propene ...
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by Antonio De Sortis
Written in NL by Joost Oomen
L’apprendimento
Quando ho costruito il primo, credevo di aver creato un capolavoro. Come un pittore quando finisce il dipinto d’esordio della sua carriera, che rinnegherà con la stessa veemenza con cui l’ha riconosciuta come sua inizialmente. L’ho fatto a mia immagine e somiglianza e, quando per la prima volta gli ho visto la vita negli occhi, è stato come guardarsi allo specchio. Solo grazie all’asincronia del riflesso ho sciolto l’equivoco. Non sono stato modico nelle abilità che gli ho attribuito: forza, agilità, spirito combattivo, una straordinaria capacità strategica. Nonostante questo, ci ho messo solo...
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by Francesca Leotta
Written in PT by Valério Romão
Idro (estratto di un romanzo)
‒ Casa dolce casa, ‒ dice Saúl e, uno ad uno, si sfila gli anelli. Ivanka cammina fino al centro della cabina e si ferma. Aspetterà ancora un po’. Lo guarda spostarsi accanto al letto, più veloce, affinché la luce rossa attenui la sua stazza e il suo respiro si lasci andare verso il suono dell’oce ano. In realtà, ha già orchestrato il modo minuzioso di spolverare la stanza fino a creare piccole isole di sé stesso. Si è tolto le scarpe velocemente. La giacca scivola morbida sull’appendiabiti. I gemelli dorati e il farfallino vanno sul comodino. Che precisione. Questi dettagli la circondano...
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by Valeria Parlato
Written in ES by Matías Candeira
Punto di fuga
Parliamo di un uomo che non vuol perdere la strada di casa. Egli è fatto di pasta di pane. Si mette in viaggio. Ogni pochi metri l’uomo si stacca di dosso una briciolina, e la lascia cadere. Prima si stacca un braccio. Poi le orecchie, e il naso. A seguire si cava un buco in pancia. Nell’immagine successiva guar diamo attraverso il buco dell’uomo. Nel buco vediamo, in lontananza, una casetta. Dietro la finestra c’è una vecchia davanti a un tavolo. La donna lavora un ammasso di pasta. Musichetta commovente nel finale.
Parliamo di qualcuno che è felice, ma non di una felicità che valga la ...
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by Antonio De Sortis
Written in NL by Maud Vanhauwaert
Dichiarazione di dipendenza
Poco tempo fa, a un barbecue, ho conosciuto una persona che aveva appena avuto un bambino. Era la sua prima uscita in pubblico. Confessò, con il bambino fra le braccia, che questo fatto l’aveva resa dipendente. Nel dire così fece una faccia delusa, e ne parlava come se fosse una confessione.
Sembrava che per lei la dipendenza fosse una forma di fallimento. Come per tutti noialtri, credo.
Alla dipendenza si associa il più delle volte qualcosa di debole e poco attraente, di brutto addirittura. Se pensiamo all’indipendenza, vediamo invece un che di forte, di attraente, l’obiettivo a cui t...
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by Antonio De Sortis
Written in NL by Rebekka de Wit
Le bugie si accumulano in fretta
Non intendevo sollevare un polverone del genere. Ma all’improv viso è successo. Raccontai a scuola dell’incidente stradale, e una cosa tira l’altra.
Mi ero talmente stufato degli esami che mi alzavo sempre tardi, e ogni volta mi ripromettevo di iniziare in anticipo per dare una sfogliata alle cose che non avevo studiato. Dopo il bip-bip esasperante della sveglia di mia madre, che entrava al lavoro molto presto, ripiombavo in un sonno profondo, così profondo che sentivo a stento suonare la mia. Mio padre veniva a buttarmi giù dal letto appena in tempo. Ma ciò non avvenne il lunedì dell’...
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by Antonio De Sortis
Written in NL by Carmien Michels
Gli esseri viventi
La mamma è morta sola e lentamente.
La causa della morte, secondo i medici, è stata un’intossicazione. La mamma intossicata.
Che idiozia.
Non ho voluto discutere con i medici, mi sono limitata a firmare i documenti e ad occuparmi del funerale. Se c’era una cosa che mia madre conosceva bene era la sua dispensa delle erbe. Era sempre stata precisa con le dosi. Non si sbagliava. Alla bambina, per adesso, ho raccontato la ver sione ufficiale, quella dell’intossicazione. Un giorno le dirò io stessa che sua nonna si è suicidata.
La bambina è stata sempre presente. Dopo averle dato la not...
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by Valeria Parlato
Written in ES by Mariana Torres
I bambini scrittori
Quasi tutto quello che è accaduto quel giorno è successo qui. Il mio dito indice punta alla testa. Molti anni dopo, mentre porto mio figlio a sco prire il ghiaccio, ricordo ancora tutti gli avvenimenti di quell’unico giorno come “la fucilazione”.
Non morì nessuno. Le persone erano pericolose, soprattutto i bam bini piccoli, appesi agli alberi, i piedi penzoloni ‒ e era dalla lingua in mezzo alla bocca che sarebbero venuti i crimini peggiori.
Ascoltare fa male, camminare è un trucco. Camminiamo. Perfino i piccoli dittatori invecchiano. I figli coabitano la terra con i padri, da milioni, ...
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by Francesca Leotta
Written in PT by José Gardeazabal
La Metro
Lunedì mattina sentì la metro entrare in stazione non appena introdotta la tessera nel dispositivo e, sebbene non fosse in ritardo e anche se lo fosse stato, non c'era alcun problema, tuttavia fu colto dall’improvviso desiderio di prendere quella metro, un desiderio che non era tanto una voglia, quanto una bizzarra smania di vendetta, e si scaraventò giù per le scale. Successe però una cosa molto strana. Come si suol dire, nel momento in cui muori, che la vita intera ti passa davanti agli occhi, in quei pochi secondi, quanti ne servirono a T. per salire tutti i gradini, gli passò per la mente ...
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by Maria Alampi
Written in RO by Cătălin Pavel
Anche se non puoi vederne che una goccia
The white cracker who wrote the national anthem knew what he was doing. He set the word “free” to a note so high nobody can reach it.
That was deliberate.
Angels in America (Tony Kushner)
Io e mio padre eravamo per strada verso l’aeroporto. Andavo per un mese in America e per lui venire a salutarmi era questione di vita o di morte. Stavo andando a Charleston, una cittadina sulla costa del South Carolina. Mio padre mi chiese che aspetto avesse il posto e in quel mo mento realizzai di non aver googlato nemmeno una foto.
Sapevo soltanto che c’era stata una sparatoria, nel seminterrato di...
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by Antonio De Sortis
Written in NL by Rebekka de Wit
Il comunismo visto dai bambini molto piccoli
Ho quattro anni e non sono mai salito oltre il primo piano. Sono convinto che il serpente azzurro della balaustra sia infinito, che salga, salga e salga, sfondi il soffitto di bitume del nostro palazzo e avanzi inosservato fino al cielo. È un pensiero che non condivido con nessuno. La paura si riscalda alla fiamma di questo pensiero.
Le persone scendono dai piani superiori, dal cielo, a volte parlano tra di loro bisbigliando e io non sento cosa si dicono. Ma non è mai un si lenzio fine a sé stesso. Non c'è mai calma.
Il vociare passa dall'uno all'altro. Sono come delle api o forse come ...
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by Maria Alampi
Written in RO by Andrei Crăciun
Viale Zorilor: L’inizio
Ogni uomo ha il diritto, e questo diritto è divino, e non può essere altri menti l’ultima frase, non è obbligatorio cioè che la suddetta frase sia lunga, né che somigli ad un biglietto d’addio, ma conta che essa sia veritiera, che ci sia tanta verità quanta ne possa entrare in essa, tuttavia dentro una frase, sia essa l’ultima, giacché la verità ha l’abitudine di essere capricciosa, ma ciò non significa che non esista, esiste sicuramente, e va detto, soltanto che essa non può essere detta dentro un racconto, dato che il racconto ha la sua verità, la quale non è uguale alla vera verità, se...
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by Maria Alampi
Written in RO by Andrei Crăciun
Dopo l’ultima cena
Sono stati giorni fantastici. Morire è così, mi ricordo ogni minuto. È come se stessi disteso sulla mappa in altorilievo dell’adesso. Sto sdraiato di schiena per sentire ogni picco di montagna, ogni valle, tutte le pianure. La vita non scorre in avanti, né indietro, è solo adesso, adesso, adesso. Dopo qualche istante sento un dolore estremamente localizzato, come una pugnalata, e rimango straordinariamente sveglio, come nel momento in cui il giudice mi ha condannato a morte. Morire è così, succede molte volte, ma una di queste è definitiva. La sensazione della fine può durare molto tempo, per ...
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by Francesca Leotta
Written in PT by José Gardeazabal