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Welcome to our publication platform! You can browse and search for stories and samples from all our writers. Thanks to our translators, each story is available in Czech, Dutch, Italian, Polish, Portuguese, Romanian, Serbian, Slovene and Spanish. Throughout the years, this platform is becoming a growing archive of European literature by the future generation of literary artists. We're sharing stories beyond barriers.

'Come si può misurare il tempo?'

Come si può misurare il tempo? È possibile comprendere veramente questa categoria del pensiero e della realtà, che ci sfugge continuamente nel momento stesso in cui cerchiamo di percepirla? Nel nostro mondo, in cui orologi e calendari sono accessibili in pochi secondi a chiunque, è difficile immaginare che cosa significasse vivere senza sapere il momento, l’ora, il giorno in cui ci si trovava. Ancora ai tempi dei nostri nonni, soltanto i più ricchi e i più istruiti potevano leggere un giornale e possedere un orologio da taschino: per quanti vivevano e lavoravano nelle campagne, la percezione d...
Written in IT by Fabio Guidetti

Bollettino dell’ultimo giorno

I suppose, I said, it is one definition of love, the belief in something that only  the two of you can see.  – Rachel Cusk, Outline Per l’ennesima volta mi impedisce di tirare fuori dallo zaino la mappa dell’i sola.  – Così sembriamo proprio delle turiste, – mi dice.  – Ma è quello che siamo, no? – domando io.  Lei non risponde, ma aggrottando le sopracciglia guarda lo schermo del te lefono. Qualcuno le ha suggerito un’app con cui scaricare le mappe di un’a rea specifica, per poterle usare anche offline. Stando dietro alla freccia verde   sul display, che cambia posizione se siamo fermi e ch...
Translated from NL to IT by Antonio De Sortis
Written in NL by Lotte Lentes

Le bugie si accumulano in fretta

Non intendevo sollevare un polverone del genere. Ma all’improv viso è successo. Raccontai a scuola dell’incidente stradale, e una cosa tira  l’altra.  Mi ero talmente stufato degli esami che mi alzavo sempre tardi, e  ogni volta mi ripromettevo di iniziare in anticipo per dare una sfogliata alle  cose che non avevo studiato. Dopo il bip-bip esasperante della sveglia di  mia madre, che entrava al lavoro molto presto, ripiombavo in un sonno  profondo, così profondo che sentivo a stento suonare la mia. Mio padre  veniva a buttarmi giù dal letto appena in tempo. Ma ciò non avvenne il  lunedì dell’...
Translated from NL to IT by Antonio De Sortis
Written in NL by Carmien Michels

Un ronzio

In treno, nell’ultima tratta del viaggio, aveva visto attraverso il finestrino sudicio i margini del cielo. Si è alzato per guardare anche dall’altra parte del vagone e si è avvicinato all’uomo addormentato con il volto nascosto dietro la tenda e con la mano destra poggiata saldamente sopra la piccola borsa da viaggio, che stava sul sedile a fianco. Sì, anche dal suo finestrino la vista era uguale. Una coperta compatta, indaco, su un piano parallelo al campo esteso, pieno di vegetazione secca. E al suo margine, un azzurro chiaro e limpido, come un mare lontano, sospeso tra cielo e terra. Da q...
Translated from RO to IT by Andreaa David
Written in RO by Lavinia Braniște

Viale Zorilor: L’inizio

Ogni uomo ha il diritto, e questo diritto è divino, e non può essere altri menti l’ultima frase, non è obbligatorio cioè che la suddetta frase sia lunga,  né che somigli ad un biglietto d’addio, ma conta che essa sia veritiera, che ci  sia tanta verità quanta ne possa entrare in essa, tuttavia dentro una frase, sia  essa l’ultima, giacché la verità ha l’abitudine di essere capricciosa, ma ciò non significa che non esista, esiste sicuramente, e va detto, soltanto che essa  non può essere detta dentro un racconto, dato che il racconto ha la sua  verità, la quale non è uguale alla vera verità, se...
Translated from RO to IT by Maria Alampi
Written in RO by Andrei Crăciun

La tapioca

Fu il rombo del motore del furgoncino dell’associazione ad annunciare che era ora di pranzo, in quel giorno in cui il sole, dal tanto ardere, non si vedeva. Il vecchio era sotto l’albero di fico, con addosso una camicia molto sporca tutta sbottonata e con un ghigno ironico sulla bocca chiusa per reggere la sigaretta. Restò fermo a guardare la brasiliana – due grandi aloni d’acqua sotto le ascelle e il retro della divisa anch’esso inzuppato – uscire dal veicolo, andare a prendere i contenitori del cibo e dirigersi verso il capannone che fungeva da cucina, dove era solito stare. «Zio João! Zio ...
Translated from PT to IT by Elisa Rossi
Written in PT by Daniela Costa

Distorti

Quella sera mi chiamava, e non sembrava avere alcuna intenzione di smet tere.  ‒ Mamma. Mamma!  Lo diceva così, offrendolo a me e alla stanza mentre questa si ritirava  in un’oscurità di cera, piena di giocattoli (la sua unica proprietà). Strillò  ancora, molto più forte, e allora distolsi lo sguardo e accarezzai il bicchiere  di whisky, proprio sul fondo, finché l’umidità non passò sulla punta del  mio dito.  La parola era ben cucita al suo cervello fin da quando era piccolo. Rimasi immobile a guardare la forma iridata e caparbia della goccia.  Non era certo un crimine lasciare che imparasse ...
Translated from ES to IT by Valeria Parlato
Written in ES by Matías Candeira

Note sulla vita di Frances Donnell

Prologo Nel 1945, Frances Donnell, scrittrice e rinomata avicoltrice, nacque negli Stati Uniti. Nel 1983 finse di morire di lupus, malattia che la tormentava fin dalla giovinezza. Mesi dopo il suo tentativo, si scoprì che erano state tutte dicerie. In seguito a una piccola polemica, di cui tratteremo al momento opportuno, Frances rimase nell’anonimato per alcune decadi. Già nel XXI secolo, arrivò in Spagna con il fardello della malattia, che aveva continuato a opprimerla, alle spalle. Soleva dire di aver lasciato il suo paese nel momento in cui era diventata troppo vecchia per sedersi e scriv...
Translated from ES to IT by Ilaria Garelli
Written in ES by Adriana Murad Konings

Diario

21 agosto Mi chiamo Erik Tlomm e questo è il mio diario. Scrivo su prescrizione dello psichiatra, a quanto pare allo scopo di una più pronta guarigione. Ma a chi dovrei scrivere nello specifico? A lui? A Lina, mia moglie? Non vorrà mica mostrarle quello che scrivo? «Scriva a sé stesso» è stata la risposta dello psichiatra a queste mie perplessità. Ho quindi comprato un quadernetto in pelle e ora mi ritrovo qui, a questa scrivania, a scrivere un diario a me stesso, anche se non riesco a liberarmi della strana sensazione di non stare scrivendo solo per me, ma pure per qualcun’altro – ma chi? 2...
Translated from SL to IT by Lucia Gaja Scuteri
Written in SL by Mirt Komel

Vita a metà

Casablanca, 1954 Si isola dal rumore dei bambini che giocano e le rimangono pochi suoni al giorno a cui aggrapparsi disperatamente. Raccoglie le rare voci che attraversano le pareti. Nel giro di pochi mesi conosce tutti i vicini senza mai lasciare la stanza; sa che nell’appartamento accanto passano sempre dei creditori, ma invano, poiché il suo vicino non ha intenzione di pagarli. «Neanche se mi strappano gli organi dal corpo e poi mi fanno fuori» lo sente dire alla moglie quando i creditori se ne sono andati. Quando sente frasi del genere, le sembra di essere parte delle storie e dei segreti...
Translated from NL to IT by Francesco Panzeri
Written in NL by Aya Sabi

Abbiamo sempre vissuto in questo paese

Abbiamo cambiato pelle. È quanto dico a me stessa, riflessa nello specchio d’acqua d’abbeverata che ci regala la pila. Non ci sono più vacche in paese, quindi l’abbeveratoio è nostro, come quasi tutto intorno a noi. Nostro e di nessuno. Patrimonio di quelle che qui risiedono e resistono. Mia figlia ha rimasugli di fango e foglie secche nei capelli e mi si aggrappa al corpo come un animaletto. Da tanto non usiamo il passeggino perché il selciato lo rende inutilizzabile, quindi i miei muscoli si sono modellati a lei, al suo peso e alle sue forme, forgiandone di nuove, atletiche, impensabili. Non...
Translated from ES to IT by Ilaria Garelli
Written in ES by Aixa De la Cruz Regúlez

Finalmente hai una stanza tutta per te

Sto scomodo, ma non mi azzardo a muovermi per non svegliarti. Mi stiro  la schiena e allevio il dolore. Sto mezzo seduto sul bordo del letto, lasciando  il materasso a tua disposizione. Sei caduto in un sonno profondo e ne ap profitto per accarezzarti i capelli con dolcezza. Non ti piace che lo faccia  quando sei sveglio.  Era sul divano che mi rifacevo. Quando stavi per crollare dal sonno,  cullato da un giorno di giochi e scorribande, ti mettevo a guardare i cartoni  animati. In quei momenti ti riempivo di coccole. Accettavi le mie carezze  solo perché eri in uno stato di semicoscienza. Ti l...
Translated from PT to IT by Francesca Leotta
Written in PT by João Valente