Published Texts
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Le bugie si accumulano in fretta
Non intendevo sollevare un polverone del genere. Ma all’improv viso è successo. Raccontai a scuola dell’incidente stradale, e una cosa tira l’altra.
Mi ero talmente stufato degli esami che mi alzavo sempre tardi, e ogni volta mi ripromettevo di iniziare in anticipo per dare una sfogliata alle cose che non avevo studiato. Dopo il bip-bip esasperante della sveglia di mia madre, che entrava al lavoro molto presto, ripiombavo in un sonno profondo, così profondo che sentivo a stento suonare la mia. Mio padre veniva a buttarmi giù dal letto appena in tempo. Ma ciò non avvenne il lunedì dell’...
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NL
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IT
by Antonio De Sortis
Written in NL by Carmien Michels
Il dilemma dell’ombrello marrone Prima porta a destra Niente
Si è trovato una volta, nel mondo reale, un ombrello marrone. Era di quel genere di ombrelli grandi, sotto il quale entravano due persone, e aveva un manico di legno. Risiedeva in un magazzino di surgelati in un angolo pol veroso. In esso alloggiavano alcuni ragni con le gambe lunghe. Una sera… – era una sera d’estate – l’ombrello aprì gli occhi e decise: “Vado”. Il problema era che l’ombrello marrone non aveva i piedi e non poteva andare da nessuna parte da solo. Qualcuno doveva portarlo.
Il secondo giorno, al mattino, Carl ha aperto il negozio come al solito e si è seduto dietro la cas...
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RO
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IT
by Maria Alampi
Written in RO by Anna Kalimar
Cara, francamente me ne infischio
Marek, stringendomi forte, mi trascina sul letto e il suo volto viene attraversato da un’espressione che mi fa perdere del tutto l’orientamento, come se il nostro letto fosse una valanga, nella quale lui mi ha sprofondato, facendomi dimenticare dov’è l’alto e dove il basso. Tutta la scena, la stretta e la sua espressione, dura appena un secondo, un momento dopo mi estrae dalla valanga e, anche se mi trovo ancora in posizione orizzontale, mi è talmente chiaro dove sia l’alto e dove il basso, da sembrarmi quasi sospetto. E solo a questo punto ne prendo coscienza, solo adesso capisco, anche se so...
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CZ
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IT
by Elena Zuccolo
Written in CZ by Lucie Faulerová
Pesce piatto
Galleggio con il viso sott’acqua e resto calma. Non devo attirare l’attenzione, non devo sprecare energia. Basta stare ferma, così. Respirare piano, molto piano. Pluf! Salendo, le bollicine mi solleticano le guance.
All’ultimo momento il mio corpo sarà scosso da un fremito, la pancia si contrarrà per costringere la bocca ad aprirsi e a quel punto, con calma e decisione, tirerò la testa fuori dall’acqua e prenderò una bella boccata d’aria.
«Settantadue secondi!» griderà qualcuno.
Questa è un’abilità che nella vita non ti porta da nessuna parte. Al massimo ti avvicina a te stessa.
Sto sul f...
Translated from
NL
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IT
by Olga Amagliani
Written in NL by Nikki Dekker
Natalya
Appena seppi che si trattava di evasione fiscale chiamai il mio commerciali sta
Zeferino, ma che cazzo è successo, tu adesso spiegami che cazzo è successo, mi avevi detto che era tutto sotto controllo, di ignorare le lettere della finanza, che ti occupavi di tutto tu, ora mi devi spiegare che cazzo è successo,
e a Misé, a cui avevo regalato solo due giorni prima un anello di zirconi molto decoroso,
dobbiamo dare indietro il gioiello, principessa, poi ti spiego mi risciacquai lo stomaco con due calmanti e mezza bottiglia di vodka, mi sdraiai sul divano e posai il portatile a terra a vom...
Translated from
PT
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IT
by Francesca Leotta
Written in PT by Valério Romão
L’Impero romano in 100 date
9 d.C.
11 settembre. Al termine di una cruenta battaglia durata oltre tre giorni nella foresta di Teutoburgo, nella Germania settentrionale, tre intere le gioni romane, comandate dal governatore Publio Quintilio Varo, vengono annientate da una coalizione di popolazioni germaniche guidata da Arminio, capo della tribù dei Cherusci. Lo shock provocato a Roma dalla notizia è enorme: in seguito alla sconfitta Augusto decide di evacuare tutti i territori compresi tra il Reno e l’Elba, conquistati da Druso e poi da Tiberio (i figli della moglie Livia, nati dal primo matrimonio con Tiberio Cl...
Written in IT by Fabio Guidetti
Pennarello
All’inizio Robert è sul divano da solo, alla sua destra c’è la macchia di pennarello rosso lasciata da Sven qualche mese fa. Chiede come sto, se i negozi e le farmacie sono aperti, se ho tutto quello che mi serve, cosa farò se dovesse succedere qualcosa. Sto bene, sono aperti, ho tutto, non succederà niente. Ogni giorno mi chiede le stesse cose, ogni giorno gli rispondo allo stesso modo. Qui non succede niente dopo le cinque di pomeriggio. Il senso della chiusura sta proprio nel non far succedere niente, vorrei aggiungere, ma so che è meglio evitare. Robert dice che ha sete, va a prendere un b...
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SR
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IT
by Sara Latorre
Written in SR by Jasna Dimitrijević
L’Affitto
Le mie dita, indurite dal lavoro e dalla vecchiaia, mi graffiano gli zigomi ogni volta che asciugo le lacrime che continuano a cadere. Sono sicura che il mare non abbia fine e non capisco, se già mi sento morta dentro, da dove arrivino sempre nuovi dolori. Non dovrebbe esserci pace, quando tutto finisce?
Io il mare non l’ho mai visto, ma i sentieri so come si percorrono. L’acqua nessuno la ferma, che tanto va sempre dove vuole andare, ma io posso indirizzarla e approfittare della sua impetuosità, prima che fugga di nuovo e vada là, oltre i confini, a riempire i vuoti della mia ignoranza. Non ...
Translated from
PT
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IT
by Elisa Rossi
Written in PT by Daniela Costa
Domani
La gente da queste parti è molto diffidente. Comunque dubita che in altri posti l’accoglierebbero a braccia aperte. La gente dalla sua parte. Quelli dell’altra fazione. Attorno a lei, non conosce coppie delle generazioni passate in cui i due siano amici e non nemici, anche se poi stanno insieme per sempre. Forse da qualche parte ce ne sono, che sono amici tutta la vita e anche dopo, ma pochi, estremamente fortunati e ben nascosti alla vista del resto, così che se ti guardi attorno, tu, che sei giovane, sei quasi certo che la persona al tuo fianco arriverà un giorno a mangiarti l’anima. Poi, se...
Translated from
RO
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IT
by Andreaa David
Written in RO by Lavinia Braniște
Punto di fuga
Parliamo di un uomo che non vuol perdere la strada di casa. Egli è fatto di pasta di pane. Si mette in viaggio. Ogni pochi metri l’uomo si stacca di dosso una briciolina, e la lascia cadere. Prima si stacca un braccio. Poi le orecchie, e il naso. A seguire si cava un buco in pancia. Nell’immagine successiva guar diamo attraverso il buco dell’uomo. Nel buco vediamo, in lontananza, una casetta. Dietro la finestra c’è una vecchia davanti a un tavolo. La donna lavora un ammasso di pasta. Musichetta commovente nel finale.
Parliamo di qualcuno che è felice, ma non di una felicità che valga la ...
Translated from
NL
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IT
by Antonio De Sortis
Written in NL by Maud Vanhauwaert
La ragazza che ascoltava gli uccelli
Certe volte diventa davvero intollerabile. Questo loro fragoroso becchettìo mi ha svegliata. E come se non bastasse, si sono anche messi a litigare per il boccone più ghiotto, altro che riaddormentarmi. Si sente proprio tutto, malgrado i doppi vetri e gli infissi ben serrati. Quello lì vorrebbe un seme di zucca, quell’altro preferirebbe i semi di lino per la loro simpatica croccantezza, i più giovani s’ingozzano voraci di pane sbriciolato, mentre le femmine non ne vogliono sapere delle palline di grasso. Chi l’avrebbe mai detto che tordi bottacci, pettirossi, cinciarelle e verdoni non so...
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SL
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IT
by Lucia Gaja Scuteri
Written in SL by Agata Tomažič
L'isola
A oggi non so cosa stessi veramente cercando sulle isole. So solo quello che mi sono lasciata alle spalle. Il paese che mi aveva rilasciato il passaporto. La donna che mi aveva messo al mondo. Le cose che si potevano comprare con i soldi. Il mondo che non ero riuscita a cambiare.
L’acqua del mare era calda. Di sera il plancton luminescente faceva brillare le onde. Dopo anni di viaggi confondevo i pontili tra i palmeti dai quali salivo su una nuova imbarcazione. Confondevo i nomi delle isole, che iniziavano tutti con le parole koh e nusa. Confondevo gli occhi scuri e i vestiti colorati degli ...
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PL
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IT
by Giulio Scremin
Written in PL by Urszula Jabłońska
Non dare da mangiare alle scimmie
Luz aspettava da più di mezz’ora sotto il sole. Ogni tanto, percorreva il marciapiede da un estremo all’altro per sgranchirsi le gambe e alleggerire il peso della pancia. Gli occhi le si muovevano con rapidità tra le macchine che circolavano per strada, soprattutto quando si sentiva un’accelerata. Ma niente.
Decise di ripararsi dal caldo sotto la gronda dell’edificio. Fu allora che, dietro un autobus, apparve zigzagando la piccola macchina rossa. Luz vide Jaime frenare di colpo e suonare ripetutamente il clacson, come se l’a spettasse da un pezzo. Lei rimase un altro po’ all’ombra.
Il ...
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ES
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IT
by Valeria Parlato
Written in ES by Roberto Osa
Il sole quando cade
I
Il mattino dell’11 luglio 1978 un camion parte con un carico di propene li quido in direzione di Barcellona. Il camion proviene da una piccola città della Catalogna ed è guidato da un autista con due grossi baffi nel mezzo della sua faccia lucida. Sono vent’anni che guida lo stesso mezzo per conto
della stessa società, e conosce a memoria la rete stradale spagnola. Per evi tare le autostrade a pedaggio sceglie sempre le strade nell’entroterra.
Le bombole del gas non dovrebbero stare a lungo sotto il sole, meno che mai una bombola enorme che contiene venticinque tonnellate di propene ...
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NL
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IT
by Antonio De Sortis
Written in NL by Joost Oomen
Va bene così
La macchina del caffè la porta via. Non sa più chi è, sa solo di essere una donna con una DeLonghi Magnifica S ECAM20.110.B automatica nera e grigia. Poiché non sa più niente, ogni dettaglio è importante. Quando di mattina la macchina macina i chicchi di caffè con un frastuono tremendo, si sveglia immediatamente – e i vicini pure.
L’ha comprata di seconda mano su Coolblue e l’ha aspettata alla finestra per quattro mattine di fila, aggiornando il track and trace ogni cinque minuti. Poi aveva iniziato ad aggiornare il track and trace e contemporaneamente i messaggi di Twitter perché dio, ch...
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NL
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IT
by Francesco Panzeri
Written in NL by Aya Sabi
Domani
Distesa sulla schiena, nel dolce conforto delle lenzuola, con gli occhi fissi su un punto invisibile del soffitto, Carlota tentava a fatica di regolare la respirazione, che era rimasta alterata da quando il sogno agitato che stava facendo l’aveva svegliata. Non si ricordava più cosa stesse davvero sognando, soltanto della sensazione disperata che l’aveva costretta a destarsi. A partire da quel brusco risveglio nel cuore della notte, cercava – in tutti i modi di cui era a conoscenza e di cui si ricordava – di abbassare il ritmo cardiaco. Senza risultato, fino a quel momento. Si arrese, tirò giù...
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PT
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IT
by Elisa Rossi
Written in PT by Patrícia Patriarca
Cambiamento: la voce delle donne
28 novembre 2020, un mese dopo che la politicizzata Corte Costituzionale ha dichiarato illegale l’aborto in Polonia. Magda Dropek, una delle organizzatrici delle proteste delle donne a Cracovia, ha pubblicato su Facebook questo post:
“In tutti questi anni di supporto alle proteste di piazza, di una cosa ero sicura: non sono capace di gridare, urlare slogan; sono troppo confusionaria per parlare con scioltezza seguendo un filo logico. Per questo ho sempre preferito riversare i miei pensieri sulla carta o su uno schermo, con la scrittura, con una comunicazione senza voce. È la mia voce, ma non...
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PL
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IT
by Giulio Scremin
Written in PL by Aleksandra Lipczak
Esmeralda
Candele al posto di lampadari, secchi al posto di bidet. Aborti casuali, legali e in abbondanza. Era il Medioevo, e quello era l’ennesimo parto domestico. Venne alla luce, felice, ed era la prima bimba con gli occhi blu. Per la prima volta nascevano sulla terra, sotto il cielo celeste, oculari toni di quanto sta lassù, e non qui in basso. Il primo miracolo dell’estetica. Gli occhi castani e/o neri del Regno non avevano mai visto niente del genere. La signora scese in strada. Con una mano portava verdure biologiche, con l’altra il neonato. Voleva recarsi in chiesa per farlo vedere, magari il pr...
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PT
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IT
by Elisa Rossi
Written in PT by Luis Brito
L’apprendimento
Quando ho costruito il primo, credevo di aver creato un capolavoro. Come un pittore quando finisce il dipinto d’esordio della sua carriera, che rinnegherà con la stessa veemenza con cui l’ha riconosciuta come sua inizialmente. L’ho fatto a mia immagine e somiglianza e, quando per la prima volta gli ho visto la vita negli occhi, è stato come guardarsi allo specchio. Solo grazie all’asincronia del riflesso ho sciolto l’equivoco. Non sono stato modico nelle abilità che gli ho attribuito: forza, agilità, spirito combattivo, una straordinaria capacità strategica. Nonostante questo, ci ho messo solo...
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IT
by Francesca Leotta
Written in PT by Valério Romão
Cose che non cambiano mai
E io ero ancora privo di paura di te, per questo alzavo la mano, chiedendo discendenza dalla tua. E la tua mano allora scendeva, musica di ascensore, calda come pezze di stoffa, aveva vene come le curve dei cobra che stanno sempre zitti, ti rosicchiavi le unghie finché non si chiudevano come conchiglie, e la tua mano allora scendeva discendenza per incontrare la mia e ci incrociavamo per mezzo di questi vermetti che sono le dita.
Povero te. Prima di tutto questo hai camminato con me in braccio, mugolavi ninne nanne nel cuore della notte, quando avevi anche bisogno di russare. Mi hai pulito ...
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PT
to
IT
by Elisa Rossi
Written in PT by Luis Brito