Maria Alampi was born in Reggio Calabria, Italy. She is a student at the University of Pisa, where she is following a Bachelor’s degree in Foreign Languages and Literatures. She has started to study languages in 2014, with a focus on Spanish, Portuguese and Romanian. Last summer she completed a Traineeship Program in partnership with the Bucharest National Museum of Literature.

Nemmeno un minuto Portasar

Lì Lucas è così felice quando corre e le immagini nuove afferrano appena in  tempo quelle vecchie. Il vento soffia in silenzio e solerte, sfregando molto  piano. I frutteti sono circondati dalla foresta e nella foresta, attraverso l’atto  del camminare, Lucas ha trovato un tiglio enorme, con foglie biancastre sul  retro, con un buco molto grande alla base. Dentro c’era della sabbia asciutta e della biancheria con la quale ci si può dormire quando piove e  poi, una bisaccia. Lì Lucas non perde mai il conto dei numeri che raccoglie,  per moltiplicare e per dividere, e alla fine può recuperare i ...
Translated from RO to IT by Maria Alampi
Written in RO by Cătălin Pavel

Rivolta inversa

La sua vita con Carmen Ottomanyi era iniziata molto bruscamente alla  fine del quinto anno di liceo. Nel giorno in cui decise di andarsene dalla  città, andò a cercare una tipa alta nella classe a fianco, una certa Fahrida  (suo padre era dell'Iran), detta anche Frida. Partiva dalla città perché aveva   la convinzione che se parti, i tuoi limiti rimarranno indietro, una convin zione assurda ma, se non arrivi mai ad avercela, sei degno di pietà. Trovò  questa Frida con una banda di ragazze, dietro i palazzi, mentre fumavano e  ridevano. Allora si fumava ancora come delle ciminiere, anche nei li...
Translated from RO to IT by Maria Alampi
Written in RO by Cătălin Pavel

Il dilemma dell’ombrello marrone Prima porta a destra Niente

Si è trovato una volta, nel mondo reale, un ombrello marrone. Era di quel  genere di ombrelli grandi, sotto il quale entravano due persone, e aveva un  manico di legno. Risiedeva in un magazzino di surgelati in un angolo pol veroso. In esso alloggiavano alcuni ragni con le gambe lunghe. Una sera… –  era una sera d’estate – l’ombrello aprì gli occhi e decise: “Vado”. Il problema era che l’ombrello marrone non aveva i piedi e non poteva andare  da nessuna parte da solo. Qualcuno doveva portarlo.  Il secondo giorno, al mattino, Carl ha aperto il negozio come al  solito e si è seduto dietro la cas...
Translated from RO to IT by Maria Alampi
Written in RO by Anna Kalimar

Un angelo

– Sssh, guarda che viene.  Le persone trattengono il respiro e non si muovono, raccolte nell’an drone. Davanti a loro, passa una donna dentro un soprabito verde, con  borsa, scarpe e guanti di pelle di serpente. I suoi tacchi emettono un suono  acuto e dai suoi capelli, stretti in uno chignon, pendono alcune ciocche.  L’area pedonale è piena di gente, uscita a far compere, ma la donna è una  nota discordante, col suo lusso fuori dal comune. Nonostante ciò, nessuno  le fischia, anzi alcune persone si spostano dalla sua strada quando la  vedono arrivare.  – Dai, ora, – bisbiglia l’uomo più grand...
Translated from RO to IT by Maria Alampi
Written in RO by Anna Kalimar

Viale Zorilor: L’inizio

Ogni uomo ha il diritto, e questo diritto è divino, e non può essere altri menti l’ultima frase, non è obbligatorio cioè che la suddetta frase sia lunga,  né che somigli ad un biglietto d’addio, ma conta che essa sia veritiera, che ci  sia tanta verità quanta ne possa entrare in essa, tuttavia dentro una frase, sia  essa l’ultima, giacché la verità ha l’abitudine di essere capricciosa, ma ciò non significa che non esista, esiste sicuramente, e va detto, soltanto che essa  non può essere detta dentro un racconto, dato che il racconto ha la sua  verità, la quale non è uguale alla vera verità, se...
Translated from RO to IT by Maria Alampi
Written in RO by Andrei Crăciun

Il comunismo visto dai bambini molto piccoli

Ho quattro anni e non sono mai salito oltre il primo piano. Sono convinto  che il serpente azzurro della balaustra sia infinito, che salga, salga e salga,  sfondi il soffitto di bitume del nostro palazzo e avanzi inosservato fino al  cielo. È un pensiero che non condivido con nessuno. La paura si riscalda  alla fiamma di questo pensiero.  Le persone scendono dai piani superiori, dal cielo, a volte parlano  tra di loro bisbigliando e io non sento cosa si dicono. Ma non è mai un si lenzio fine a sé stesso. Non c'è mai calma.  Il vociare passa dall'uno all'altro. Sono come delle api o forse come ...
Translated from RO to IT by Maria Alampi
Written in RO by Andrei Crăciun

Il tempo è un cerchio

Verso l’alba, sognò un crimine commesso ai piedi di un mandorlo e quattro biglietti della lotteria, tutti perdenti. Era domenica. Il giovane medico pianse nel sonno e si svegliò con le guance avvolte da una tristezza purpurea. Mangiò senza appetito, si vestì a lutto e attese la telefonata che avrebbe dovuto confermare chi dei suoi cari fosse morto nella notte. Suo nonno era nato intorno all’inizio del XX secolo, in un mondo troppo lontano che la gente potesse conservare molte fotografie. Il padre di suo nonno era morto trent’anni prima che il giovane medico nascesse. Egli veniva da un tempo an...
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Written in RO by Andrei Crăciun

L’esilio

Il letto era come una nave che solcava le onde della notte. Loro due abbracciati, sembravano condividere la sostanza di un'onda scura, ogni tanto attraversata da un raggio di luce. La nave galleggiava lentamente piena di mistero, e tutt’intorno il paesaggio sembrava un'estensione infinita delle acque, senza che però fosse spaventosa. Si erano ritrovati da poco tempo. Ogni tanto giocavano a tennis. A volte, dopo la partita prendevano una birra. Questo tipo di amicizie brevi era tipico degli impiegati solitari che erano stati trasferiti in quella città. Di solito preferivano trasferirci gli i c...
Translated from RO to IT by Maria Alampi
Written in RO by Anna Kalimar

La Metro

Lunedì mattina sentì la metro entrare in stazione non appena introdotta la tessera nel dispositivo e, sebbene non fosse in ritardo e anche se lo fosse stato, non c'era alcun problema, tuttavia fu colto dall’improvviso desiderio di prendere quella metro, un desiderio che non era tanto una voglia, quanto una bizzarra smania di vendetta, e si scaraventò giù per le scale. Successe però una cosa molto strana. Come si suol dire, nel momento in cui muori, che la vita intera ti passa davanti agli occhi, in quei pochi secondi, quanti ne servirono a T. per salire tutti i gradini, gli passò per la mente ...
Translated from RO to IT by Maria Alampi
Written in RO by Cătălin Pavel