Reading platform
Welcome to our publication platform! You can browse and search for stories and samples from all our writers. Thanks to our translators, each story is available in Czech, Dutch, Italian, Polish, Portuguese, Romanian, Serbian, Slovene and Spanish. Throughout the years, this platform is becoming a growing archive of European literature by the future generation of literary artists. We're sharing stories beyond barriers.
Lieto fine
Mi ha svegliato la pioggia. Si è intrufolata nel mio sogno, all’inizio non capivo da dove venisse. Stavo nuotando nell’infinito del Pacifico. So che era il Pacifico, l’ho riconosciuto dai programmi in TV. Nuotavo attraverso il turchese e il cristallo. Dicono così nei reportage, turchese e cristallo. Dai fianchi mi penzolavano i nastri di perline con cui si allaccia il costume da bagno. L’ho visto nelle fotografie. Il mio primo costume da bagno, da bambina. Il cielo ha calato il sipario mentre ne sistemavo il nodo. Gocce pesanti mi cadevano sulla testa e sulle braccia tese, diventavano sempre p...
Translated from
SR
to
IT
by Sara Latorre
Written in SR by Jasna Dimitrijević
Elogio dell’uragano
Mi sono sempre goduto la violenza del quotidiano: per esempio, quella di un bicchiere che si rompe nel buio. A volte mi domando se quel ricordo sia veramente mio. Rivivo la scena con un’allegria difficile da trattenere: l’oggetto che cade e si disintegra, diventa un’esplosione sorda e poi un tumulto di voci nel mezzo della notte. Mia madre che accende la luce per illuminare i vetri sparsi. La mano aperta nell’aria, sopra di me. Il rumore dello schiaffo che non assomiglia per niente al rumore del vetro contro il pavimento e la sensazione di comprendere che tutto fa parte della cerimonia. La vio...
Translated from
ES
to
IT
by Ilaria Garelli
Written in ES by Alejandro Morellón Mariano
La tapioca
Fu il rombo del motore del furgoncino dell’associazione ad annunciare che era ora di pranzo, in quel giorno in cui il sole, dal tanto ardere, non si vedeva. Il vecchio era sotto l’albero di fico, con addosso una camicia molto sporca tutta sbottonata e con un ghigno ironico sulla bocca chiusa per reggere la sigaretta. Restò fermo a guardare la brasiliana – due grandi aloni d’acqua sotto le ascelle e il retro della divisa anch’esso inzuppato – uscire dal veicolo, andare a prendere i contenitori del cibo e dirigersi verso il capannone che fungeva da cucina, dove era solito stare.
«Zio João! Zio ...
Translated from
PT
to
IT
by Elisa Rossi
Written in PT by Daniela Costa
Punto di fuga
Parliamo di un uomo che non vuol perdere la strada di casa. Egli è fatto di pasta di pane. Si mette in viaggio. Ogni pochi metri l’uomo si stacca di dosso una briciolina, e la lascia cadere. Prima si stacca un braccio. Poi le orecchie, e il naso. A seguire si cava un buco in pancia. Nell’immagine successiva guar diamo attraverso il buco dell’uomo. Nel buco vediamo, in lontananza, una casetta. Dietro la finestra c’è una vecchia davanti a un tavolo. La donna lavora un ammasso di pasta. Musichetta commovente nel finale.
Parliamo di qualcuno che è felice, ma non di una felicità che valga la ...
Translated from
NL
to
IT
by Antonio De Sortis
Written in NL by Maud Vanhauwaert
Diario
21 agosto
Mi chiamo Erik Tlomm e questo è il mio diario. Scrivo su prescrizione dello psichiatra, a quanto pare allo scopo di una più pronta guarigione. Ma a chi dovrei scrivere nello specifico? A lui? A Lina, mia moglie? Non vorrà mica mostrarle quello che scrivo? «Scriva a sé stesso» è stata la risposta dello psichiatra a queste mie perplessità. Ho quindi comprato un quadernetto in pelle e ora mi ritrovo qui, a questa scrivania, a scrivere un diario a me stesso, anche se non riesco a liberarmi della strana sensazione di non stare scrivendo solo per me, ma pure per qualcun’altro – ma chi?
2...
Translated from
SL
to
IT
by Lucia Gaja Scuteri
Written in SL by Mirt Komel
Viale Zorilor: L’inizio
Ogni uomo ha il diritto, e questo diritto è divino, e non può essere altri menti l’ultima frase, non è obbligatorio cioè che la suddetta frase sia lunga, né che somigli ad un biglietto d’addio, ma conta che essa sia veritiera, che ci sia tanta verità quanta ne possa entrare in essa, tuttavia dentro una frase, sia essa l’ultima, giacché la verità ha l’abitudine di essere capricciosa, ma ciò non significa che non esista, esiste sicuramente, e va detto, soltanto che essa non può essere detta dentro un racconto, dato che il racconto ha la sua verità, la quale non è uguale alla vera verità, se...
Translated from
RO
to
IT
by Maria Alampi
Written in RO by Andrei Crăciun
Cose che non cambiano mai
E io ero ancora privo di paura di te, per questo alzavo la mano, chiedendo discendenza dalla tua. E la tua mano allora scendeva, musica di ascensore, calda come pezze di stoffa, aveva vene come le curve dei cobra che stanno sempre zitti, ti rosicchiavi le unghie finché non si chiudevano come conchiglie, e la tua mano allora scendeva discendenza per incontrare la mia e ci incrociavamo per mezzo di questi vermetti che sono le dita.
Povero te. Prima di tutto questo hai camminato con me in braccio, mugolavi ninne nanne nel cuore della notte, quando avevi anche bisogno di russare. Mi hai pulito ...
Translated from
PT
to
IT
by Elisa Rossi
Written in PT by Luis Brito
Cara, francamente me ne infischio
Marek, stringendomi forte, mi trascina sul letto e il suo volto viene attraversato da un’espressione che mi fa perdere del tutto l’orientamento, come se il nostro letto fosse una valanga, nella quale lui mi ha sprofondato, facendomi dimenticare dov’è l’alto e dove il basso. Tutta la scena, la stretta e la sua espressione, dura appena un secondo, un momento dopo mi estrae dalla valanga e, anche se mi trovo ancora in posizione orizzontale, mi è talmente chiaro dove sia l’alto e dove il basso, da sembrarmi quasi sospetto. E solo a questo punto ne prendo coscienza, solo adesso capisco, anche se so...
Translated from
CZ
to
IT
by Elena Zuccolo
Written in CZ by Lucie Faulerová
Very Important Person
Ci risiamo, anche oggi ho fissato tutto il giorno gli smaglianti numeretti sull’ascensore. 8… 7… 6… 5… 4… 3… 2… 1…
«Buongiorno, dottor Seljak.» Sempre, lo saluto, sono professionale nel mio lavoro, io.
Mi risponde col silenzio, anche lui è un professionista. Quando mi va bene, una ruga gli illumina il viso, altrimenti di pietra. Quando invece è lui ad avere una buona giornata, allora inarca il sopracciglio destro come a dire: «So bene che sei qui, ma ho pensieri da megadirettore, IO!».
Quante volte mi sono riproposto di lasciarlo in pace. Di rendere ignoranza per ignoranza. La mamma, però, m...
Translated from
SL
to
IT
by Lucia Gaja Scuteri
Written in SL by Andraž Rožman
I panda di Ueno
Da quando erano nati i bambini, o forse da quando mi ero iscritta ai social network, o ancora da quando il lavoro mi costringeva a comunicare in modo chiaro e ammiccante, a fare insomma riferimento a cose note, invece che a inventarle, dividevo il mio tempo in tempo vero, cioè quello che potevo raccontarmi nella mia lingua vera, e tempo falso, ovvero quello in cui dovevo parlare per categorie, dentro registri o per emulazione di atteggiamenti.
Leggevo nei romanzi di uomini tenaci e volitivi che si alzavano alle quattro del mattino, prendevano docce fredde, e alle sei stavano già attraversando...
Written in IT by Arianna Giorgia Bonazzi
Comunione
– Sarà qui?
– Sul bigliettino c’è scritto questo indirizzo, ti dice niente? – Questo me lo ricordavo come uno spiazzo. Sarebbe più facile se sa pessimo il nome del ristorante.
– Te l’ha dato quando ti ha telefonato.
– Deve essere qui. Ci sono parecchie macchine, – risposi mettendo la freccia, deciso a parcheggiare.
– Chiama tua sorella e ci togliamo ogni dubbio.
– Non l’ho conservato perché pensavo che non saremmo venuti. Non conosco nemmeno la bambina.
– Sono stati gentili a invitarci. Può essere un buon momento per te per... insomma…
– Lo so, lo so, – tagliai corto, non ero in ven...
Translated from
ES
to
IT
by Valeria Parlato
Written in ES by Roberto Osa
Nonostante la primavera
La forte luce al neon di una lampadina scadente incalza Marijana Grujić mentre cerca di scrollarsi via la polvere dalle cosce. È giovane e la vita le concede ancora corse sconsiderate verso la porta di casa, così, evitando di dover camminare sull'asfalto, può ruzzolare le vecchie scarpe fra la terra e la polvere. Riflette, fino a ieri riusciva a saltare l'elastico soprattutto quando se lo alzavano fino alle cosce per giocare a "cosce senza tentacoli", e oggi un ragazzo l'ha baciata con la lingua, una lingua calda e ruvida che le ha riempito la bocca. La vita è fatta di cambiamenti, così dice s...
Translated from
SR
to
IT
by Sara Latorre
Written in SR by Ana Marija Grbic
Il raduno
Basta. Ho raccolto le mie cose, il completo nel portabiti, il calzascarpe e ho consegnato la chiave. Fino a casa ci vogliono sei ore di guida, ma la strada è più breve al ritorno. Abbasso il finestrino e, con la testa fuori, percorro sempre più velocemente il viale principale della città. Rinfrescata dalla sera e dalla velocità, l’aria mi rade le guance e mi ricorda l’asprezza di una spugnetta struccante. Ho una pelle sensibile e non sopporto facilmente il trattamento di cui sono oggetto i presentatori televisivi per non apparire come una luna piena sullo schermo – che gli si applichi sul viso...
Translated from
RO
to
IT
by Andreaa David
Written in RO by Alexandru Potcoavă
E dieci dita più in là
POLLICE
Anche se sei al dodicesimo piano, riesci a sentire il rumore del cantiere. Stai lavando i piatti. Sei rotolata giù dal letto, ti sei infilata un paio di boxer e a seno scoperto, senza calzini hai iniziato a fare i piatti sporchi. Siccome l’ac qua calda non è uscita subito dal rubinetto, hai dimenticato di aprire quella fredda, per cui l’acqua adesso è troppo calda e fa male alle mani. Quando le togli dall’acqua sono paonazze.
Tutto il piano di lavoro è ricoperto di stoviglie da lavare. In cucina ci sono pentole anche per terra, e pirofile in vetro, e pile di piattini con degli av...
Translated from
NL
to
IT
by Antonio De Sortis
Written in NL by Joost Oomen
L’Impero romano in 100 date
9 d.C.
11 settembre. Al termine di una cruenta battaglia durata oltre tre giorni nella foresta di Teutoburgo, nella Germania settentrionale, tre intere le gioni romane, comandate dal governatore Publio Quintilio Varo, vengono annientate da una coalizione di popolazioni germaniche guidata da Arminio, capo della tribù dei Cherusci. Lo shock provocato a Roma dalla notizia è enorme: in seguito alla sconfitta Augusto decide di evacuare tutti i territori compresi tra il Reno e l’Elba, conquistati da Druso e poi da Tiberio (i figli della moglie Livia, nati dal primo matrimonio con Tiberio Cl...
Written in IT by Fabio Guidetti
Il dilemma dell’ombrello marrone Prima porta a destra Niente
Si è trovato una volta, nel mondo reale, un ombrello marrone. Era di quel genere di ombrelli grandi, sotto il quale entravano due persone, e aveva un manico di legno. Risiedeva in un magazzino di surgelati in un angolo pol veroso. In esso alloggiavano alcuni ragni con le gambe lunghe. Una sera… – era una sera d’estate – l’ombrello aprì gli occhi e decise: “Vado”. Il problema era che l’ombrello marrone non aveva i piedi e non poteva andare da nessuna parte da solo. Qualcuno doveva portarlo.
Il secondo giorno, al mattino, Carl ha aperto il negozio come al solito e si è seduto dietro la cas...
Translated from
RO
to
IT
by Maria Alampi
Written in RO by Anna Kalimar
Famous Blue Raincoat
And you treated my woman to a flake of your life,
And when she came back she was nobody’s wife.
(Leonard Cohen, Famous Blue Raincoat)
In una roulotte sperduta nel deserto, un uomo tiene fra le mani una lettera. Osserva con insistenza la conclusione: «Distinti saluti, L.C.». Sembra la classica chiusura di una lettera d’affari. L’ha letta d’un fiato e dopo tante frasi decisive, appassionate, scritte con lo scopo di fare il bilancio di tutta una vita, quello che più lo stupisce è: «Distinti saluti, L.C.». Asettico. Tanto impersonale quanto una sentenza di morte in bocca a un giudice. È in viol...
Translated from
ES
to
IT
by Ilaria Garelli
Written in ES by Aixa De la Cruz Regúlez
Per non vederti
Sai già che ho preso i bambini, i vestiti, le cose del bagno, il cibo biologico diviso in piccole porzioni dentro contenitori di plastica di colori sgargianti come quelli della Benetton, ho preso anche i loro libri, perché la notte è solo con la lettura che riesco a far addormentare Rogério, e non di rado si sveglia qualche ora dopo con un incubo che gli strozza il pomo d’adamo, e io lo abbraccio, come abbracciavo te, Rita, quando facevamo un nido così perfetto che a guardarci dall’alto ci si poteva facilmente confondere con uno di quei simboli cinesi bianchi e neri dove si vedono spieg...
Translated from
PT
to
IT
by Francesca Leotta
Written in PT by Valério Romão
Il tempo è un cerchio
Verso l’alba, sognò un crimine commesso ai piedi di un mandorlo e quattro biglietti della lotteria, tutti perdenti. Era domenica.
Il giovane medico pianse nel sonno e si svegliò con le guance avvolte da una tristezza purpurea. Mangiò senza appetito, si vestì a lutto e attese la telefonata che avrebbe dovuto confermare chi dei suoi cari fosse morto nella notte.
Suo nonno era nato intorno all’inizio del XX secolo, in un mondo troppo lontano che la gente potesse conservare molte fotografie.
Il padre di suo nonno era morto trent’anni prima che il giovane medico nascesse. Egli veniva da un tempo an...
Translated from
RO
to
IT
by Maria Alampi
Written in RO by Andrei Crăciun
Il depuratore
Aspettava davanti ai box prefabbricati strofinandosi le mani congelate. In lontananza, due cormorani sfrecciarono sopra il fiume. Un istante dopo ricominciò a guardarsi intorno in tutte le direzioni e rilesse l’SMS che le era arrivato la sera prima. “Ciao Petra, operazione depuratore domani ore 8. Appuntamento al ponte, vicino ai prefabbricati. A.”. Prima che il display si spegnesse, lo rilesse altre tre volte.
Il vecchio e il nuovo depuratore, che si spartivano le acque reflue dell’intera città, si ergevano uno dietro l’altro sull’isola, come se fossero le divinità del fiume. Mentre quello ...
Translated from
CZ
to
IT
by Elena Zuccolo
Written in CZ by Anna Háblová